Can masks protect harassed woman while giving them a voice?

iham. – I Hate All Men

Martina Macor

iham. è un progetto alla cui base si trova l’idea secondo la quale ogni persona ha una parte animale che decide di mostrare o di nascondere. Chi la esterna, lo fa in diversi modi, tra cui il travestimento. Uno dei tipi di travestimento più diffusi nella storia dell’uomo è la maschera. Con essa non solo si altera il proprio aspetto, ma si riescono a comunicare diversi principi.

In particolare iham. prende in considerazione la situazione della donna nella società modera, che spesso si ritrova ad essere aggredita e molestata, fisicamente e verbalmente, anche semplicemente mentre cammina per strada. Tramite la maschera, apparentemente innocua grazie alla sua forma a fiocco e accessorio per la testa, voglio dare la possibilità alle donne di esprimere, in modo figurativo, emozioni e sensazioni nate da momenti di disagio e di trauma, e sfruttare questa “immagine” come meccanismo di difesa e di avvertimento, cercando di dare un senso di sicurezza, protezione e libertà nel coprirsi con una maschera. Non meno importante è il messaggio che essa rappresenta, l’ideale legato ad una problematica sociale, che va oltre l’individualità che un nome e un viso riconoscibile possono trasmettere.

A project made in the course

Intorno al Corpo

During the present semester we want to explore the world of products moving from the functional and sensorial relationship we have with them, especially focusing on that category of objects that live in close relation with our body and in symbiosis with us, at the same time stabilizing and transforming our bodies.
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