Where do I belong?

Mor de Dor

Georgiana Mirea

Mor de dor Mor de dor Mor de dor mia nonna
mi prende le mani me le bacia e mi dice “mor de dor” che letteralmente significa “muoio di mancanza”
che tradurrei come “mi manchi da morire” che ogni volta che torno in Romania è il suono del ritorno Mor de dor Mor de dor Mor de dor  ricade all’indietro nel letto con la mia mano ancora stretta alla sua fa un po’ male ma non glielo dico mio nonno sulla sedia a fianco ride e ci guarda Mor de dor Mor de dor Mor de dor è tutto così veloce e fermo e ogni cosa sembra piccola e grande e sembra non sia cambiato niente e alla fine è cambiato tutto mi confonde Mor de dor Mor de dor Mor de dor e io non so più dove riconoscermi Mor de dor Mor de dor Mor de dor e tutti se ne vanno e tutto vuoto resta qui Mor de dor Mor de dor Mor de dor qui odora di mancanza e non è solo mia nonna molti lasciano il loro mondo molti soffrono di mancanza molti sanno di cosa parlo prendere e andare per cercare un altro posto migliore forse più bello forse perché no forse qui non ti conviene restare e mi chiedono molti per strada quasi rassegnati tanto la risposta già la si sa la sanno si sta meglio in Italia certo che si posso negarlo certo che no ma poi a me i miei affetti chi me li ridà

 

 

Dopo tre anni di assenza sono ritornata in Romania. Rovistando in casa ho ritrovato la vecchia fotocamera analogica di mio padre. Conteneva un solo rullino al suo interno, pensando fosse vuoto ho riscattato creando una sovrapposizione di immagini, tra passato e presente. Le fotografie sottostanti sono state scattate 17 anni prima.

A project made in the course

Studio Image goes Zebra

“Carte blanche” for a whole issue of a magazine! The editors of Zebra magazine invited Studio Image to rethink the local street magazine. For an entire semester we explored the format of a socially engaged magazine, researching different forms of representations and involvement of marginalized groups.
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