Aren't you afraid of the shortcut?

Scorciatoia

Alessandra Colantuoni

Pagine sfibrate da un segno indelebile, quasi rivelatore. La cancellatura rievoca le sensazioni legate alla scoperta di una nuova normalità, rafforzandone la comunicazione nel momento in cui finge di distruggerla. Scompaiono sotto l’inchiostro un abuso di informazioni tuttavia resta possibile intravedere ciò che la mente ha tentato di rimuovere. Una piccola macchia ha realmente il potere di farci dimenticare ciò che nasconde oppure ci costringe ad affrontarlo?

Azzerando alcune parole si accentua inoltre la distanza e si percepisce un particolare senso di vuoto, alterando il nostro concetto di spazio e spingendoci a percorrere vie alternative. Cancello con una semplice combinazione di tasti per poi svelare la grammatica invisibile, che scorre parallela alle righe di testo annerite per ricongiungersi con scene quotidiane. Difatti qualcosa risulterà sempre celato all’occhio e potrebbe emergere con il tempo come potrebbe rimanere velato. In queste pagine il segno nero  esprime la scelta e l’esaltazione di ciò che resta, affermando un nuovo valore da attribuire alle cose in un periodo di rinunce e paure.

L’ultima velatura, caratterizzata da un esaurimento graduale del colore, intende riportarci alla realtà.

A project made in the course

Il corpo non mente

The course “Il corpo non mente“ addresses the question of the body under the COVID-19 pandemic through the tools and languages of visual communication. The main topic is articulated through a series of concepts (greeting, normality, distance, cure), each of which refers to a specific aspect related to the transformation of our bodies at the time of the pandemic. For each of these concepts, each student defines a word to interpret and represent the given concept and the way in which this is declined in our bodily experience. For each word, an artefact of visual communication is then designed.
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