What happens to a person who forgets he or she has a body that can perceive?

Degree Project

Senza Sensi: Storia di un corpo

Sofia Zorzi

Student
Sofia Zorzi
Program
BA Major Design

“Viviamo in un’epoca visiva” (Gombrich, 1985): epoca in cui la vista fa da padrona sugli altri sensi. Ogni giorno passiamo ore e ore difronte allo schermo del computer o del cellulare che ci propone un mondo virtuale mentre ci estranea da quello reale. La conseguenza è un corpo dimenticato. Questa tendenza è stata esasperata dalla pandemia da Covid-19, che negli ultimi mesi ci ha costretti in casa: corpi immobili, anestetizzati da schermi che costituivano l’unico punto di contatto col mondo esterno. Mi sono dunque chiesta: “Cosa succede in un mondo dove la vista ha preso il sopravvento sugli altri sensi?” “Cosa succede a un individuo che scorda di avere un corpo capace di percepire?” “Cosa succederebbe se un giorno il corpo e i sensi dimenticati si ribellassero alla tirannia degli occhi?” La graphic novel Senza Sensi è una risposta a queste provocazioni. Fin dall’antichità l’uomo racconta delle storie per comprendere meglio se stesso e il mondo che lo circonda. La narrazione diventa così strumento di speculazione, per riflettere su possibili involuzioni della nostra corporeità nell’epoca visiva. Senza Sensi vuole essere un invito a ritornare al corpo, poiché il corpo è il nostro punto di incontro col mondo ed è essenziale nella creazione dell’identità individuale e collettiva.

Senza Sensi è diventata quindi la storia di un corpo soggiogato al volere di occhi e mente. Gli schermi che invadono la sua quotidianità richiedono il solo utilizzo della vista, mentre gli altri sensi vengono lentamente dimenticati.

Senza Sensi è la storia di un corpo che si ribella alla tirannia di occhi e mente. È un corpo che “ri-scopre” se stesso grazie alle avventure che le sue singole parti vivono nelle stanze di una casa, così familiare, eppure mai veramente esperita.

Senza Sensi è infine un corpo che si riconcilia con se stesso: un corpo “organismo”, le cui singole parti collaborano armoniosamente fra loro e godono di pari dignità.

Il libro Senza Sensi è un corpo: copertina e sovraccoperta sono la pelle che avvolge e custodisce la sua storia.

 

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