Ma t'immagini condividere il tuo poncho con la tua bicicletta?

Biponcho

Letizia Bazzanella

Dal corpo alla bicicletta. Versatile e inedito, è un impermeabile dalla doppia funzione pensato per i ciclisti urbani più irriducibili. Biponcho, una volta giunti – asciutti – a destinazione, si trasforma in una pratica copertura che protegge perfettamente sella, manubrio e telaio: ripara dunque la bicicletta dalla pioggia e, allo stesso tempo, si mantiene esposto all’aria, così da evitare l’insorgenza di muffe o ristagni di acqua ed essere nuovamente pronto per essere indossato.

L'idea

Biponcho nasce da un’esigenza personale che, in realtà, accomuna molte persone: non voler rinunciare alla bicicletta, nemmeno sotto la pioggia. Mi sono spesso trovata a infilare il poncho bagnato nei soliti sacchetti di plastica, per evitare di bagnare l’aula universitaria o altri spazi chiusi. Il risultato? A fine giornata il poncho era ancora umido, con il rischio di rovinarsi o emanare cattivo odore.

Per risolvere tutto questo, ho pensato di  unire il classico poncho al telo copribici, creando così un poncho non solo per chi pedala, ma anche per la bici stessa. Quindi Biponcho, una volta tolto, può essere fissato alla bici per restare all’aria in modo ventilato e, allo stesso tempo, coprire le parti più importanti della bicicletta – come manubrio, sella, telaio ed eventuali cestini – mantenendoli asciutti.

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Biponcho si indossa come un normale poncho: presenta un foro centrale per la testa e due maniglie laterali in cui inserire le mani, così da tenerlo stabile durante la pedalata ed evitare che svolazzi con il vento.

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Per coprire la bicicletta basta stenderlo e stringere i due elastici alle estremità in base alle proprie esigenze (in presenza di portapacchi, cestini, ecc.). Il cappuccio va inserito nel foro centrale e chiuso con la zip per evitare infiltrazioni d’acqua. Infine, il bottone centrale va agganciato sotto il telaio per una maggiore stabilità.

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Con del tessuto catarifrangente sono state create delle frecce da applicare lungo i lati delle braccia, in modo da rendere ben visibili, anche al buio, le segnalazioni di svolta del ciclista. Inoltre, sono state aggiunte due ulteriori frecce, posizionate al centro del fronte e del dorso, per garantire una visibilità ancora maggiore.

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Il cappuccio è progettato per seguire i movimenti della testa senza limitare la visuale, grazie a due elastici posizionati sul fronte e sul retro. Durante il trasporto, il poncho può essere ripiegato all’interno del cappuccio, trasformandosi in una pratica sacchetta.

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Nella parte alta della schiena è presente una fessura per evitare l’“effetto vela”, ossia il rigonfiamento del poncho causato dal vento durante la pedalata.

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Alle due estremità della circonferenza del poncho sono presenti due maniglie che permettono una presa più stabile quando le mani sono sul manubrio e aiutano a mantenere in posizione le frecce direzionali durante le segnalazioni. Alla stessa altezza è stato aggiunto anche un bottone magnetico per fissare meglio il poncho quando viene utilizzato per coprire la bicicletta.

A project made in the course

ATELIERprojekte SS25

Generally, a young designer who approaches the reality of the profession is not forced to wait for a company to give him a direct assignment but can, on his own initiative, come forward proposing new projects.However, he must have clear ideas and first of all identify his fields of interest and the sector in which he wishes to enter and then which companies he would like to collaborate with. He needs to develop a particular sensitivity to understand the different philosophies of the companies he is considering and to perceive the "gaps" within the existing collections
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